Come aprire una attività di artigianato del legno
Come aprire un'attività di artigianato del legno
Breve descrizione dell'attività di artigianato del legno
Il riferimento è quello verso attività di tipo artigianale per la lavorazione del legno nelle varie forme. Sono ricomprese nella presente categoria le imprese che effettuano in forma artigiana le seguenti lavorazioni:
• taglio, piallatura e trattamento del legno
• fabbricazione di fogli da impiallacciatura; fabbricazione di compensato, pannelli
• stratificati (ad anima listellata), pannelli di fibre, di particelle ed altri pannelli
• fabbricazione di elementi di carpenteria in legno e falegnameria per l’edilizia
• fabbricazione di porte e finestre in legno
• fabbricazione di altri elementi di carpenteria in legno e falegnameria
• fabbricazione di imballaggi in legno
• fabbricazione di altri prodotti in legno
• fabbricazione di mobili
• laboratori di corniciai
• fabbricazione di articoli in sughero.
L'attività artigianale deve essere distinta dalla vendita di prodotti e manufatti artigianali che ne conseguono. Quando infatti il venditore cede oggetti e manufatti non di sua produzione, esercita una normale attività riconducibile al commercio al dettaglio. Normalmente, l'imprenditore artigiano svolge congiuntamente l'attività artigianale e l'attività di vendita.
Ai sensi dell'art. 2 della L. 443/85 "Legge quadro per l'artigianato", si definisce imprenditore artigiano "colui che esercita personalmente, professionalmente e in qualità di titolare, l'impresa artigiana, assumendone la piena responsabilità con tutti gli oneri ed i rischi inerenti alla sua direzione e gestione e svolgendo in misura prevalente il proprio lavoro, anche manuale, nel processo produttivo. Sono escluse limitazioni alla libertà d'accesso del singolo imprenditore all'attività artigiana e di esercizio della sua professione".
Ai sensi dell'art. 3, è artigiana l'impresa che, esercitata dall'imprenditore artigiano nei limiti dimensionali di cui alla L. 443/85, abbia per scopo prevalente lo svolgimento di una attività di produzione di beni, anche semilavorati, o di prestazioni di servizi, escluse le attività agricole e le attività di prestazioni di servizi commerciali, di intermediazione nella circolazione dei beni o ausiliarie di queste ultime, di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, salvo il caso che siano solamente strumentali e accessorie all'esercizio dell'impresa.
Si definisce inoltre artigiana l'impresa che, nei limiti dimensionali di cui alla L. 443/85 e con gli scopi di cui sopra, è costituita ed esercitata in forma di società, anche cooperativa, escluse le società a responsabilità limitata e per azioni ed in accomandita semplice e per azioni, a condizione che la maggioranza dei soci, ovvero uno nel caso di due soci, svolga in prevalenza lavoro personale, anche manuale, nel processo produttivo e che nell'impresa il lavoro abbia funzione preminente sul capitale. L'esercizio dell'attività artigianale è soggetta all'iscrizione all'Albo delle imprese artigiane. Il predetto Albo è tenuto dalla CPA (Commissione provinciale artigianato). La CPA è un organo di tutela e di rappresentanza dell'artigianato ed espressione degli artigiani che svolgono la loro attività nei comuni della provincia. La CPA, inoltre, provvede alla tutela e alla tenuto dell'Albo provinciale delle imprese artigiane, ne cura la revisione nei termini e con le modalità previste dalle leggi vigenti, delibera sulle iscrizioni delle imprese artigiane e sulle loro modificazioni e cancellazioni.
L'iscrizione all'Albo è obbligatoria per le piccole imprese che svolgono attività artigiana e che sono in possesso dei requisiti previsti dalla legge 443/1985.
La domanda, redatta su apposito modulo e comprensiva degli allegati obbligatori, va presentata entro 30 giorni dall'inizio dell'atttività, in seguito gli iscritti dovranno segnalare ogni tipo di variazione nello stato di fatto e/o di diritto dell'impresa entro lo stesso termine di 30 giorni.
Le società devono prima iscriversi nel Registro delle imprese e poi nell'Albo delle imprese artigiane, mentre le imprese individuali si iscrivono solo nell'Albo, che provvede d'ufficio alla loro annotazione nella sezione speciale artigiani del Registro delle imprese.
Requisiti oggettivi per aprire una attività di artigianato del legno
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Agibilità dei locali
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Compatibilità acustica ed ambientale dell’insediamento
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Conformità di tutti gli impianti installati nell’edificio
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Conformità urbanistico-edilizia dell’immobile
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Disponibilità di un locale avente destinazione d’uso compatibile con l’esercizio da realizzare
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Per le attività di cui al DM 16/02/1982, possesso del certificato di prevenzione incendi
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Rispondenza dei locali ai requisiti igienico-sanitari previsti dalle norme vigenti per l'esercizio dell'attività
Requisiti soggettivi per aprire una attività di artigianato del legno
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Insussistenza di cause di divieto, decadenza o sospensione di cui all'art. 10 L. 575/65 (legge antimafia), per tutti i soggetti indicati nel DPR 252/1998
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Non sono previsti ulteriori particolari requisiti morali o professionali relativi al titolare dell'attività industriale
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Requisiti Individuali per l’Impresa Artigiana: L'impresa artigiana può svolgersi in luogo fisso, presso l'abitazione dell'imprenditore o di uno dei soci o in appositi locali in altra sede designata dal committente oppure in forma ambulante o di posteggio. In ogni caso, l'imprenditore artigiano può essere titolare di una sola impresa artigiana. L'impresa artigiana può essere svolta anche con la prestazione d'opera di personale dipendente diretto personalmente dall'imprenditore artigiano o dai soci, sempre che non superi i seguenti limiti - per l'impresa che non lavora in serie: un massimo di 18 dipendenti, compresi gli apprendisti in numero non superiore a 9; il numero massimo dei dipendenti può essere elevato a 22 a condizione che le unità aggiuntive siano apprendiste; - per l'impresa che lavora in serie, purché con lavorazione non del tutto automatizzata: un massimo di 9 dipendenti, compresi gli apprendisti in numero non superiore a 5; il numero massimo dei dipendenti può essere elevato fino a 12 a condizione che le unità aggiuntive siano apprendiste. Ai fini del calcolo dei limiti di cui sopra: L. 25/55, e mantenuti in servizio dalla stessa impresa artigiana;- non sono computati i lavoratori a domicilio di cui alla L. 877/73, sempre che non superino un terzo dei dipendenti non apprendisti occupati presso l'impresa artigiana; - sono computati i familiari dell'imprenditore, ancorché partecipanti all'impresa familiare di cui all'articolo 230-bis del Codice Civile, che svolgano la loro attività di lavoro prevalentemente e professionalmente nell'ambito dell'impresa artigiana; - sono computati, tranne uno, i soci che svolgono il prevalente lavoro personale nell'impresa artigiana; - non sono computati i portatori di handicap, fisici psichici o sensoriali;- per l'impresa che non lavora in serie: un massimo di 18 dipendenti, compresi gli apprendisti in numero non superiore a 9; il numero massimo dei dipendenti può essere elevato a 22 a condizione che le unità aggiuntive siano apprendiste;- per l'impresa che lavora in serie, purché con lavorazione non del tutto automatizzata: un massimo di 9 dipendenti, compresi gli apprendisti in numero non superiore a 5; il numero massimo dei dipendenti può essere elevato fino a 12 a condizione che le unità aggiuntive siano apprendiste. Ai fini del calcolo dei limiti di cui sopra: L. 25/55, e mantenuti in servizio dalla stessa impresa artigiana; - non sono computati i lavoratori a domicilio di cui alla L. 877/73, sempre che non superino un terzo dei dipendenti non apprendisti occupati presso l'impresa artigiana; - sono computati i familiari dell'imprenditore, ancorché partecipanti all'impresa familiare di cui all'articolo 230-bis del Codice Civile, che svolgano la loro attività di lavoro prevalentemente e professionalmente nell'ambito dell'impresa artigiana; - sono computati, tranne uno, i soci che svolgono il prevalente lavoro personale nell'impresa artigiana; - non sono computati i portatori di handicap, fisici psichici o sensoriali; - sono computati i dipendenti qualunque sia la mansione svolta.
Documenti neccessari per l'attività di artigianato del legno
- Copia di un documento d'identità personale in corso di validità di ognuna delle persone che rendono o sottoscrivono dichiarazioni
- Copia dell'intera documentazione su supporto digitale, secondo le modalità previste dalla Deliberazione G.R. n° 22/1 del 11/04/2008
- Gli ulteriori documenti sono indicati nella sezione in fondo alla pagina
Adempimenti neccessari per l'attività di artigianato del legno
Una volta che abbiate tutti i requisiti per aprire l'attività dovete: 1) Scegliere il codice attività tra l'elenco dei codici ateco 2007. 2) Consegnare al SUAP (Sportello Unico delle Attività Produttive) della vostra città i documenti neccessari per l'apertura dell'attività. - Modello DUAAP editabile compilato - Eventuali altri modelli richiesti dall'ufficio SUAP della vostra città ( Modello B99, C1, etc) 3) Scaricare il programma "Comunica", "Fedra" dal sito del Registro delle Imprese e il programma "Apertura partita iva" dell'agenzia delle entrate e procedere alla elaborazione della pratica Comunica. D.Lgs. n° 152 del 03.04.2006 D.Lgs. n° 81 del 9-4-2008 D.M. n° 236 del 14-6-1989 D.M. 16/2/1982 D.P.R. n° 689 del 26-5-1959 D.P.R. n° 380 del 6-6-2001 L. n°1086 del 5-11-1971 L. n° 46 del 5-3-1990 L. n°13 del 9-1-1989 L. n° 447 del 26/10/1995 Eventuali Leggi o regolamenti regionali
Procedimento per l'apertura dell'attività.
Stima dei costi per aprire e gestire una attività di impresa
TIPOLOGIA
SPESE COSTITUZIONE
SPESE GEST.
CONTABILITA'
Ditta Individuale
100
3000
300/600
Impresa Familiare
100
3000
600/900
Snc
200
3000
Variabile
Sas
200
3000
Variabile
Srl
250
4000
Variabile
Srl Unipersonale
250
4000
Variabile
Società Cooperativa
250
500
Variabile
Riferimenti normativi per l'attività di artigianato del legno