Spese per attività sportive per ragazzi

01.03.2011 17:20

Spese per attività sportive per ragazzi indicate nel rigo E16


Art. 15, comma 1 , lett. i – quinquies del TUIR
Ai sensi del comma 1 lettera i – quinquies, art 15 del TUIR, dall’imposta lorda può essere detratto un importo pari al 19% delle spese per la pratica sportiva dilettantistica.

 

La detrazione IRPEF spetta per l’iscrizione annuale e l’abbonamento ad associazioni sportive, palestre, piscine ed altre strutture ed impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica, rispondenti alle caratteristiche individuate con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e per ragazzi di età compresa tra cinque e diciotto anni. Il requisito dell’età è rispettato purchè sussista anche per una sola parte del periodo di imposta. (Circolare 04.04.2008 n. 34, paragrafo 13).


L’ammontare massimo della spesa detraibile è stabilito in 210,00 euro per ogni figlio fiscalmente a carico.

 

Detto importo deve essere inteso quale limite massimo riferito alla spesa complessivamente sostenuta da entrambi i genitori, per lo svolgimento della pratica sportiva dei figli (Risoluzione del 25.02.2009, n. 50). La detrazione complessiva non può, dunque, essere superiore a 40,00 euro.

 

Tali spese rilevano anche se sono sostenute nell’interesse delle persone fiscalmente a carico.


Le modalità attuattive dell’agevolazione in esame sono state fissate dal D.M. 28/03/2007 pubblicato sulla GU del 9.5.2007 n. 106 che ha definito:
- cosa si intende per associazioni sportive, palestre, piscine ecc;
- la documentazione necessaria ai fini dell’agevolazione.


Per associazioni sportive si intendono le società ed associazioni di cui all’art. 90 commi 17 e seguenti, Legge n. 289/2002, che riportino espressamente nella propria denominazione la dicitura delle finalità sportive e della natura dilettantistica.


Per palestre, piscine, altre attrezzature ed impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica si intendono gli impianti, comunque, organizzati:

- destinati all’esercizio della pratica sportiva non professionale, agonistica e non, compresi gli impianti polisportivi ;
- gestititi da soggetti giuridici diversi dalle associazioni/società sportive dilettantistiche, sia pubblici che privati anche in forma di impresa (individuale o societaria).


Da quanto sopra discende che sono escluse, ad esempio:

- le associazioni che non rientrano nella definizione di “sportiva dilettantistica”, quali quelle che non hanno ottenuto il riconoscimento del Coni o delle rispettive Federazioni sportive nazionali o Enti di promozione sportiva;
- le società di capitali di cui alla Legge n. 91/81 (sport professionistico);
- le associazioni non sportive (ad esempio culturali) che organizzano corsi di attività motoria non in palestra.


La spesa deve essere documentata attraverso bollettino bancario o postale, fattura, ricevuta o quietanza di pagamento.


La documentazione deve riportare:

- la ditta, la denominazione o ragione sociale ovvero cognome e nome (se persona fisica) e la sede ovvero la residenza nonché il codice fiscale, del percettore;
- la causale del pagamento (iscrizione, abbonamento ecc);
- l’attività sportiva esercitata (es. nuoto, pallacanestro ecc);
- l’importo pagato;
- i dati anagrafici del ragazzo praticante l’attività sportiva dilettantistica e il codice fiscale del soggetto che effettua il versamento.


Sono comprese nell’importo indicato in tale rigo anche le spese per l’attività sportiva per ragazzi riportate con codice 16 nelle annotazioni del CUD 2011 e/o CUD 2010.

 

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