Assegni del nucleo familiare: come ottenerli e a chi spettano

Assegni del nucleo familiare: come ottenerli e a chi spettano

Assegni del nucleo familiare: come ottenerli e a chi spettano

 


L'assegno per il nucleo familiare è una prestazione istituita per aiutare le famiglie dei lavoratori dipendenti e dei pensionati che presentano un reddito al di sotto delle fasce stabilite di anno in anno dalla legge.

Il calcolo che determina l'ammontare complessivo dell'assegno per il nucleo familiare è complesso e lo vedremo successivamente.

 

A chi spetta l'assegno per il nucleo familiare?

L'Anf (assegno nucleo familiare) spetta ai lavoratori dipendenti:

  • italiani e stranieri, dipendenti da aziende italiane operanti in italia oppure all'estero in paesi convenzionati.
  • occupati a tempo parziale (part-time)
  • soci di cooperativa che lavorano alle dipendenze della stessa
  • detenuti, dipendenti delle amministrazioni penitenziarie o di ditte private appaltatrici dei lavori
  • in congedo matrimoniale, in aspettativa per cariche pubbliche elettive e sindacali, richiamati alle armi
  • titolari di una prestazione temporanea
  • disoccupati indennizzati
  • lavoratori cassintegrati
  • lavoratori in mobilità
  • impiegati in lavori socialmente utili
  • assenti per malattia con almeno una settimana di lavoro prestato nei 30 giorni precedenti l'evento morboso.
  • in maternità
  • in malatia tubercolare
  • assenti per infortunio per un massimo di 90 giorni per ogni singolo evento (con esclusione delle ricadute e postumi da pregresso infortunio)

 

L'assegno per il nucleo familiare spetta al nucleo stesso sulla base dei componenti che ne fanno parte, anche se non conviventi.

 

La convivenza è richiesta per:

  • i figli naturali, legalmente riconosciuti da entrambi i genitori
  • i figli affidati dall'autorità giudiziaria a seguito di separazione

 

L'ammontare dell'assegno familiare varia in base a:

  • il reddito dell'anno solare precedente.
  • in base al numero dei componenti del nucleo familiare
  • in base alla tipologia del nucleo familiare (ovvero dalla presenza di inabili, minori, un solo genitore ecc ecc)

 

A chi deve essere presentata la domanda per gli assegni familiari?

La domanda per gli essegni del nucleo familiare è soggetta a due iter differenti:

  • nel caso in cui il richiedente svolga attitità lavorativa dipendente la domanda va presentata al proprio datore di lavoro. Il datore dovrà corrispondere l'assegno per il periodo di lavoro prestato alle proprie dipendenze anche se la domanda è stata presentata dopo la risoluzione del rapporto di lavoro. Il termine di prescrizione è di 5 anni.
  • nel caso in cui il richiedente sia un pensionato, un addetto ai servizi domestici, un operatore agricolo dipendente a tempo determinato, un lavoratore iscritto alla gestione separata ovvero abbia diritto agli assegni come beneficiario di altre prestazioni previdenziali, la domanda va fatta all'inps. L'inps procederà al pagamento dell'assegno sulla pensione in caso di pensionati o direttamente negli altri casi.

 

Cosa succede se ho dimenticato di richiedere gli assegni per il nucleo familiare negli anni passati? E' possibile rimediare e richiederli in ritardo?

Si. Il periodo di prescrizione degli assegni per il nucleo familiare è di 5 anni, per cui la stessa inps ha precisato, con il messaggio 12790 del 2006 che il datore di lavoro, anche in caso di richiesta tardiva o successiva alla risoluzione del rapporto di lavoro, è obbligato al pagamento degli assegni per il nucleo familiare.

 

Se non ho richiesto gli assegni per il nucleo familiare in passato e ora ho un nuovo datore di lavoro?

Anche in questo caso, la competenza per il pagamento degli assegni pregressi, ovvero per il periodo in cui un lavoratore era stato occupato presso un datore di lavoro diverso da quello in cui lavora nel momento in cui intende inoltrare la domanda, spetta al vecchio datore di lavoro. Naturalmente l'azienda deve essere ancora in vita e non deve essere cessata o dichiarata fallita. In tal caso la domanda potrà essere inoltrata all'inps.

 

Quanto tempo ho per richiedere gli assegni per il nucleo familiare?

Il tempo di prescrizione è di cinque anni. Il lavoratore, dunque, può sempre richiedere al proprio datore di lavoro o al vecchio datore di lavoro in caso di cessazione del rapporto di lavoro, i propri assegni familiari.

 

Il coniuge può essere richiesto ed erogato direttamente dal coniuge?

A questo proposito si ricorda che l'articolo 1 comma 559 della legge 311 del 2004 stabilisce che, a decorrere dal periodo in corso al 1 gennaio 2005, l'assegno del nucleo familiare viene erogato anche al coniuge dell'avente diritto, direttamente e su richiesta dello stesso coniuge.

 

Il reddito da considerare ai fini dell'assegno per il nucleo familiare.

Il reddito familiare da prendere in considerazione è dato dalla sommatoria dei redditi percepiti dai singoli componenti del nucleo familiare nell'anno solare precedente il 1 Luglio dell'anno per il quale viene effettuata la richiesta di assegno e ha valore per la corresponsione dell'assegno fino al 30 Giugno dell'anno successivo.

 

Esempio: se richiedo l'assegno per il periodo dal 1 luglio 2011 al 30 giugno 2012 il reddito di riferimento è quello del 2010.

Qual'è il reddito di riferimento nel caso in cui l'anno precedente i richiedenti non fossero ancora sposati?

In tal caso, il reddito da dichiarare è quello conseguito da ciascuno di essi in tale anno.

Nel caso di decesso di uno dei coniugi quale reddito deve essere inserito per la richiesta dell'Anf?

In tal caso il reddito da dichiarare è quello conseguito dal superstite e dai suoi familiari senza tenere in considerazione il reddito del deceduto.

Per quanto riguarda coniugi legalmente ed effettivamente separati, questi ultimi escluderanno l'indicazione dei redditi del coniuge.

 

Argomento: Assegni del nucleo familiare: come ottenerli e a chi spettano

Data: 28.11.2014

Autore: MARIA CARMELA FUSCO

Oggetto: RISCOSSIONE ASSEGNI FAMILIARI

LA LEGGE 12790 DEL 2006 DICE CHE IL DATORE DI LAVORO ANCHE SE IN RITARDO DOVREBBE CORRISPONDERE GLI ASSEGNI DOVUTI SPERIAMO BENE



















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Data: 28.11.2014

Autore: maria carmela fusco

Oggetto: assegni familari

HO CHIESTO AL DATORE DI LAVORO DEL MIO CONIUGENEL 2006 CON LE DOVUTE DOCUMENTAZIONI DELL INPS GLI ASSEGNI CHE MI SPETTAVANO X LEGGE IN QUANTO LO STESSO NON MI VERSAVA MI SONO STATI NEGATI ORA SONO DIVORZIATA DA POCO SULLA PRATICA DI DIVORZIO IL MIO AVVOCATO DICIAMO MIO X MODO DI DIRE HA MESSO UNA CLAUSOLA NULLA A PRETENDEREI

Data: 11.04.2017

Autore: Gianfranco

Oggetto: R: assegni familari

Cara signora, ho letto casualmente il suo messaggio del 2014.
Immagino e spero che ora, nel 2017, la cosa sia comunque risolta e positivamente.
Ad ogno modo, in questo momento, posso solo accennarle
ma anche confermale che gli assegni, anche se in ritardo, non
vanno perduti dal DIPENDENTE neanche in caso di avvenuta cessazione del rapporto.
Bisogna però vedere, si tratta innanzitutto di un rapporto regolarizzato?
Presumo e spero di Sì.
Gli ANF septtano però, NORMALMENTE, al dipendente, anche se attualmente, vi é pure la possibilità del coniuge, di farseli corrispondere direttamente, diciamo senza passare dal dipendente.
E' comuqnue una situazione un po' particolare che richiederebbe di essere approfondita da ambo le parti, anche con l'assistenza di un legale (che lei ha già), ovvero di documentazione legale, soprastutto se il suo ex coniuge, si rifiuta di "collaborare".
Circa la clausola "nulla a pretendere" invece:
se, si riferisce all'avv. nei SUOI riguardi, penso che é quasi come fare un 13 al totocalcio, poiché gli onorari per le pratiche di divorzio, COSTANO!! Se invece il "nulla a pretendere" é riferito alle sue spettanze nei riguardi di suo ex marito, queso potrebbe ulteriormente complicalre le cose.
Se vuole, mi faccia sapere, cercherò approfondire e darle qualche indicazione in più.


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