La bolletta dell’acqua: informazioni e guide per il contribuente
Sommario
Introduzione
Cosa paghiamo con la bolletta?
Come si calcola la bolletta
La tassazione sulla bolletta
Le Bollette del condominio
Domande e risposte sulla bolletta dell’acqua.
Introduzione
Tutte le famiglie italiane ricevono periodicamente la bolletta dell’acqua. Questo poiché tutti siamo “allacciati”
- alla rete idrica, per avere direttamente nella propria abitazione la fornitura di acqua potabile
- alla rete fognaria, per consentire alle acque di scarico di allontanarsi dalle abitazioni senza causare disagi.
Anche se in teoria se ne può fare a meno (si pensi al caso di alcune case in campagna, case coloniche o case situate comunque in zone prive di allacciamento alla erte idrica), la stragrande maggioranza delle famiglie in Italia beneficiano del servizio idrico integrato e quindi pagano la bolletta dell’acqua.
Paghiamo la bolletta dell’acqua perché riceviamo un servizio. Ma in cosa consiste esattamente questo servizio?
In Italia con la bolletta dell’acqua paghiamo quello che viene definito il “Servizio Idrico Integrato”.
Con il termine di “servizio idrico integrato” si intende l’insieme di tutte le attività che consentono di avere acqua potabile in casa e di scaricare correttamente le acque sporche. Nello specifico, il servizio idrico integrato consiste in:
1) la fornitura presso tutte le abitazioni di acqua potabile (acquedotto), attività che comprende:
a) il prelievo di acqua dall’ambiente naturale (fiume, falda, lago, mare) inclusa la protezione ambientale delle aree dalle quali l’acqua è prelevata
b) il trattamento dell’acqua estratta dall’ambiente, al fine di renderla potabile e idonea all’uso umano e alimentare
c) la distribuzione in rete dell’acqua nelle diverse fasi del trasporto (grandi tubature), dello stoccaggio in serbatoi, della distribuzione nella rete stradale, fino alla consegna alle abitazioni (allacciamento) con il relativo contatore. Tutto ciò che accade dopo il contatore non fa più parte del servizio idrico integrato (impianto idraulico interno, eventuali dispositivi di trattamento dell’acqua potabile, autoclave, ecc.)
2) servizio di fognatura, attività che consiste nella possibilità per l’utente di scaricare l’acqua utilizzata e sporcata in casa, in una specifica tubatura stradale che ne consente l’allontanamento fino ad un impianto di trattamento.
Le abitazioni private possono prevedere, a loro volta, due forme differenti di scarico dell’acqua utilizzata in casa:
- lo scarico diretto nella fognatura,
- oppure un pretrattamento tramite una “fossa settica” o biologica (spesso utilizzato nelle ville o case di campagna o quelle subito fuori città prive della rete fognaria). Il funzionamento di questo impianto non fa parte del “Servizio Idrico Integrato”.
Nelle fognature pubbliche confluiscono anche le acque meteoriche (la pioggia) in caso di esistenza di “fognatura mista”: in questo caso con la bolletta si paga anche questo servizio. Nell’ipotesi di fognatura separata (acque chiare e acque scure), con la bolletta si paga (o si dovrebbe pagare) solo la fognatura “nera”
3) servizio di depurazione, attività che consiste nel trattamento delle acque sporche trasportate dalla fognatura, prima del rilascio dell’acqua nell’ambiente naturale (fiume, mare, lago), in modo da ridurre al minimo l’inquinamento di queste acque.
In Italia tutti i servizi idrici sopra indicati sono forniti da un unico operatore.
Per questo esiste una tariffa e non un “prezzo” dell’acqua.
Il Metodo tariffario è stato concepito quindi per tutelare il consumatore in un servizio in cui non esiste concorrenza. Siamo tutti obbligati a ricevere il servizio idrico dal gestore monopolista che opera nell’area geografica in cui abitiamo
Il “Servizio Idrico Integrato” è un servizio sempre più complesso, disciplinato da leggi ambientali molto severe e sempre più sofisticate e da norme tecniche molto rigorose.
Per essere considerata “potabile” l’acqua deve rispettare limiti di legge e subire controlli continui (molto più frequenti e rigorosi di quelli utilizzati per verificare le acque minerali). La legge inoltre prevede che tutte le case (tranne quelle isolate) debbano essere servite da fognatura, le quali devono essere collegate ad impianti di depurazione sempre più sofisticati.
Il “Servizio Idrico Integrato” è fatto di impianti e di reti, infrastrutture molto costose che devono essere mantenute sempre in piena efficienza, per consegnare ad ogni famiglia acqua in quantità sufficiente e di buona qualità, per evitare le perdite di rete nell’acquedotto, rotture delle fognature e problemi di gestione negli impianti di trattamento.
Quando si paga la bolletta paghiamo quindi un servizio complesso e costoso.
Cosa paghiamo con la bolletta dell'acqua?
Con la bolletta paghiamo il costo che viene sostenuto per la gestione del “Servizio Idrico Integrato” prima descritto.
Fino ad alcuni anni fa la con le bollette si pagava solo una parte dei costi del servizio: molte opere venivano finanziate con contributi pubblici, i Comuni coprivano una parte dei costi con la fiscalità generale. Per questo per molti anni le bollette dell’acqua sono state poco costose per le famiglie.
Nella seconda metà degli anni ’90 la legge italiana ha previsto che i costi del servizio dovessero essere integralmente coperti delle tariffe, quindi dalle bollette degli utenti.
Come si calcola la bolletta
Il calcolo che si trova alla base della nostra bolletta è il seguente:
1) una quota è fissa e la paghiamo anche se non consumiamo una goccia di acqua. Una piccola quota di denaro che serve a coprire le spese del noleggio del contatore e in parte i costi di investimento, costi che esisterebbero anche se paradossalmente nessuno consumasse più acqua.
2) una seconda quota, variabile, che copre il resto della tariffa, viene calcolata invece in relazione all’acqua effettivamente consumata e misurata dal contatore. Il sistema di calcolo però non è ma è progressivo.
La legge italiana infatti, per scoraggiare lo spreco di acqua, utilizza un sistema chiamato a blocchi crescenti: più acqua consumi, maggiore è il costo unitario (al litro) dell’acqua. Al tempo stesso la legge italiana per agevolare i consumi essenziali di acqua applica una tariffa bassa (inferiore alla media) al primo scaglione. Il costo al metro cubo degli scaglioni successivi invece cresce costantemente.
La tassazione sulla bolletta
Anche la bolletta dell’acqua non sfugge alla tassazione da parte dello Stato. Infatti, poiché si tratta di consumi, sulla bolletta dell’acqua troviamo l’iva, che è appunto una imposta sui consumi. Sul totale del calcolo tariffario presente sulla bolletta viene applicata l’Iva con una aliquota agevolata al 10%.
Esiste un’altra componente fiscale “nascosta” dentro la bolletta. Il prelievo di acqua dall’ambiente infatti è sottoposto ad una tassa statale riscossa dalle province (canone di derivazione), il cui importo oggi in Italia è molto basso, inferiore all’1%.
Le Bollette dell'acqua del condominio
L’utente che vive per conto proprio paga esattamente l’acqua da lui consumata solo se ha un contatore proprio, cosa possibile nelle abitazioni con uno o pochi appartamenti.
Tuttavia, diversa è la situazione per quanto riguarda i condomini. Infatti, nei condomini di solito esiste un contatore condominiale che registra i consumi di tutti gli utenti di quello stabile.
In questo caso, l’amministratore del condominio provvede a pagare la società di gestione e a ripartire il consumo ai singoli utenti sulla base di contatori personali o di frazionamenti sulla base delle superfici occupate o, in alcuni casi, in base al numero dei componenti della famiglia.
Quindi, in questi ultimi casi, il costo della bolletta non sarà più dato dal consumo personale del singolo utente, ma da un calcolo di ripartizione su tutti i condomini, a prescindere dall’effettivo consumo personale.
Domande e risposte sulla bolletta dell’acqua.
L’acqua è un bene di primaria importanza, per quale motivo paghiamo la bolletta?
In realtà con la bolletta non paghiamo il consumo dell’acqua che utilizziamo, che di per sé è un bene pubblico.
Con la bolletta paghiamo semplicemente il servizio di fornitura, ovvero il meccanismo che ci consente di avere l’acqua presso le nostre abitazioni e l’allontanamento dell’acqua, ovvero il servizio che ci consente di allontanare l’acqua utilizzata.
Questo complesso meccanismo comporta ingenti investimenti per realizzare le reti e gli impianti, per attivare e dirigere la manutenzione degli stessi e di altrettanto ingenti costi di gestione per l’ energia, il personale, etc etc..
Esiste una quota base di acqua gratis per consumi di piccola portata?
No, non esiste una quota di acqua gratis. La tariffa italiana che regola le bollette prevede soltanto una tariffa agevolata per i consumi minimi”. Questa tariffa agevolata comporta un costo dell’acqua al metro cubo molto più basso della tariffa media.
Siamo costretti a pagare la bolletta anche se non consumiamo acqua?
Si, per una piccola quota. Infatti, nella bolletta è prevista una “quota fissa di consumo che deve essere comunque pagata”.
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Come utenti sottoscriviamo un contratto per il servizio?
Sì. Quando abbiamo una abitazione e chiediamo un allacciamento alla rete di distribuzione dell’acqua non facciamo altro che sottoscrivere un contratto di somministrazione.
Chi è che decide le tariffe che troviamo nella bolletta?
Le tariffe dell’acqua sono decise dall’Autorità di Ambito, che è sostanzialmente un consorzio di Comuni. Il gestore del servizio si limita ad applicare le tariffe decise dall’autorità di ambito e invia le bollette agli utenti del servizio.
Quali sono le cause che determinano un aumento della bolletta?
Come abbiamo detto prima la tariffa serve per sopportare il meccanismo di gestione e distribuzione, per cui deve coprire integralmente i costi del servizio.
Questi costi, come tutti i costi dei servizi o dei beni che acquistiamo, sono soggetti al fenomeno dell’inflazione, per cui aumentano. T
uttavia, l’inflazione non è l’unica voce che determina un aumento della tariffa e dunque della bolletta, ma la stessa aumenta anche a causa degli ingenti investimenti che devono essere realizzati per gestire la complessa struttura che consente la qualità del servizio e il rispetto delle leggi ambientali per quanto riguarda le acque utilizzate dai cittadini
Quali sono i tempi con cui vengono aggiornate le tariffe e dunque, di riflesso, le bollette?
Le tariffe e le bollette subiscono un aggiornamento annuale.
Per quale motivo città diverse presentano tariffe e bollette diverse?
Le tariffe sono definite a scala di Ambito Territoriale Ottimale. Ogni ambito territoriale ottimale può presentare costi diversi di gestione del servizio.
Questo è un fatto del tutto naturale e dipende da motivi di conformazione del territorio, per diversi altri motivi che determinano diversi investimenti e dunque diversi costi. In alcuni luoghi il costo complessivo per la gestione del servizio potrebbe essere sensibilmente diverso rispetto ad altri luoghi molti diversi per conformazione territoriale e geografica.
Ecco che, di conseguenza, luoghi diversi possono avere tariffe e bollette diverse.
Come faccio a sapere se nella bolletta ci sono degli errori?
All’interno di ogni bolletta sono presenti tutte le voci e il relativo calcolo che consente di verificare il totale riportato in calce e che costituisce l’importo da pagare.
Il consumatore può verificare il consumo totale presente nella bolletta e controllare se tale importo corrisponde effettivamente a quello indicato nel proprio contatore.
Se gli importi non corrispondono e l’utente ritiene che ci siano degli errori che portano ad importi eccessivi nella bolletta, si può facilmente contattare il gestore per chiedere una lettura del contattore e verificare di nuovo gli importi da pagare.
Che fare se c’è qualcosa che non va nella bolletta?
Se ritenete che ci sia qualcosa che non quadra nella bolletta dovete contattare il gestore per ottenere delle risposte ai vostri dubbi. Quando chiamate il gestore dovete sempre avere a disposizione la bolletta ed il codice cliente.
Esistono agevolazioni per le famiglie a basso reddito?
Si, esistono delle agevolazioni.
Nello specifico esistono degli sconti che possono essere fatti sulla base del reddito delle famiglie.
Occorre presentare il modello isee e verificare se si è sotto una certa soglia di reddito, così da ottenere degli sconti sulla bolletta e sul consumo di acqua.