Data: 16.10.2012

Autore: BRITTI

Oggetto: modifica contratto da cedolare a normale

Ho un contratto di fitto a "cedolare secca" stipulato da pochi mesi, a causa dell'aumento dell'IMU il proprietario di casa mi dice che probabilmente sarà costretto a cambiarlo chiedendo una rinegoziazione, altrimenti non coprirebbe nemmeno le spese. Posso oppormi alla rinegoziazione, tenuto conto che nel contratto sono contenute le seguenti clausole:
- Al termine dell’eventuale periodo di rinnovo del contratto, ciascuna delle parti avrà diritto ad attivare la procedura di rinnovo anche nuove condizioni oppure per la rinuncia al rinnovo del contratto, comunicando la propria intenzione con lettera raccomandata con ricevuta di ritorno da inviare alla controparte almeno 6 (sei) mesi prima della scadenza. La parte interpellata dovrà rispondere mediante lettera raccomandata con ricevuta di ritorno entro 60 (sessanta) giorni dalla data di ricezione di tale raccomandata A/R. In mancanza di risposta ovvero di accordo, il contratto si intenderà scaduto alla data di cessazione della locazione. In mancanza della suddetta comunicazione il contratto si rinnoverà tacitamente alle medesime condizioni.
- Le parti pattuiscono che il canone sarà del tipo a “cedolare secca”, con possibilità di modifica della tipologia dello stesso in qualsiasi momento.

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