Come deve essere notificata la cartella esattoriale

06.10.2011 09:24

Come deve essere notificata la cartella esattoriale

 

La cartella esattoriale o, a partire dal 1 ottobre il nuovo avviso esecutivo, e quindi in generale ogni atto impositivo deve essere notificato secondo le norme dettate dal codice di procedura civile per quanto riguarda le notificazioni, anche se esistono alcune deroghe.

Vediamo quali sono le regole generali per la notifica delle cartelle esattoriali o degli avvisi esecutivi di equitalia.

L'incaricato della notificazione è di solito o il messo comunale oppure il messo specificatamente autorizzato dall'agenzia delle entrate. Lo stesso, nel momento della notifica dell'atto impositivo deve far sottoscrivere la ricevuta al contribuente destinatario della cartella. Nel caso il messo non riesca a trovare il contribuente destinatario deve motivare la non sottoscrizione.

La notifica della cartella deve essere fatta al domicilio fiscale del contribuente, salvo che la consegna avvenga a mani proprie. La consegna può anche avvenire attraverso una raccomandata A/R, ovvero l'ente impositivo utilizza il servizio postale per notificare l'atto.

Attenzione, se la notifica dell'atto avviene in una residenza diversa da quella effettiva del contribuente, la notifica stessa sarà illegittima anche se si tratta di indirizzo variato da meno si 60 giorni. Infatti, anche se gli effetti di modifica della residenza hanno comunemente effetto trascorsi i 60 giorni, in tal caso gli effetti del cambio hanno effetto dal momento stesso della variazione. Si veda a riguardo la sentenza n. 26542 del 2008 della Corte di Cassazione e la sentenza della Corte Costituzionale n. 360 del 2003.

Il contribuente ha sempre la possibilità, pur avendo un determinato domicilio fiscale, di variarlo eleggendo un diverso domicilio fiscale presso terzi ai fini della notifica degli atti dell'amministrazione finanziaria. Purchè questa possibilità possa essere validamente fatta valere dal contribuente, lo stesso dovrà:

 

  • notificare all'agenzia delle entrate l'elezione di diverso domicilio e dovrà fare questa comunicazione in dichiarazione dei redditi oppure tramite la comunicazione di variazione dati iva ex art. 35 del dpr 633 del 1972 (per soggetti passivi iva ovvero i titolari di partita iva) oppure nel modello di variazione dati del codice fiscale (nel caso di persone fisiche prive di partita iva).
  • il domicilio eletto si trovi nello stesso comune del domicilio fiscale ordinario.

 

Nel caso in cui nel luogo che il contribuente ha scelto come proprio domicilio fiscale non esista nessuna abitazione o nessun ufficio del contribuente stesso, la notifica della cartella esattoriale o dell'avviso esecutivo avverrà attraverso un avviso esposto nella bacheca comunale; in tal caso l'avviso stesso si considererà notificato dopo che siano trascorsi otto (8) giorni dalla data di affissione alla bacheca comunale.

Nel caso in cui il messo comunale o il messo incaricato dall'agente della riscossione consegna l'atto impositivo a un soggetto diverso dal destinatario, l'avviso dovrà essere consegnato in busta chiusa e sigillata, senza che vi siano apposti segni che possano far desumere a terzi il contenuto del plico. Sarà comunque valido l'atto notificato dall'amministrazione finanziaria in plico aperto, fatta salva la possibiltià del contribuente  di attivarsi in sede civile per il risarcimento del danno connesso alla violazione della privacy. Si veda a proposito la sentenza della corte costituzionale n. 17194 del 2009. In tal caso, chi riceve l'atto sottoscriverà la ricevuta di avvenuta presentazione e il messo dà notizia dell'avvenuta notifica al destinatario tramite raccomandata.

Nal caso il contribuente sia non residente privo di domicilio in Italia, allora può comunicare all'amministrazione finanziaria un recapito estero. A tale recapito l'amministrazione potrà quindi inviare le comunicazioni e gli atti impositivi relativi al contribuente medesimo attraverso una raccomandata.

 

In tutti i casi in cui non siano rispettate le citare regole il contribuente potrà attivarsi per chiedere l'illegittimità dell'atto stesso.