Le modalità di restituzione del mutuo

18.06.2011 18:49

Le modalità di restituzione del mutuo


Per la restituzione del capitale e la corresponsione degli interessi il mutuatario si impegna a pagare all’ente finanziatore un certo numero di rate con scadenza, solitamente, mensile o semestrale. Il peso delle rate dipende dal modo con il quale sono combinati due fattori: il tipo di interesse applicato e il tempo entro il quale è programmata la restituzione. Prima di analizzare i vari tipi di tasso è bene capire quali parametri vengono in gioco nella loro determinazione:
 

  •  l'indice di riferimento (ad esempio, Eurirs, Euribor, Libor, Ribor, ecc.: ). Gli indici utilizzati sono pubblicati quotidianamente nella stampa specializzata. Ne IlSole24ore, ad esempio, Eurirs e Euribor sono reperibili nell’inserto Finanza & Mercati, alla sezione Cambi e Tassi: in particolare se si vuole capire quant’è l’Eurirs per un mutuo a tasso fisso a 15 anni, se ne dovrà individuare l’indice, nella colonna Irs, alla sigla 15Y/6M (dove Y sta per il numero di anni e M il numero di mesi considerato per operare la media). Se invece si cerca l’indice Euribor, si dovrà individuare nella colonna della “Sca.” il numero di settimane o più verosimilmente di mesi assunto come indice (ad esempio, per l’Euribor a 6 mesi, si legga il tasso indicato accanto a 6m, facendo attenzione anche al divisore, 360 o 365 giorni)
  •  la periodicità dell’adeguamento dell’indice di riferimento (ad esempio, Euribor a 6 mesi significa che l’indicatore è aggiornato semestralmente)
  • lo spread, cioè la maggiorazione applicata dalla banca rispetto all’indice di riferimento, (ad esempio: “Euribor a 6 mesi, con uno spread dell’1,5%”, significa che per determinare l’ammontare dell’interesse si dovrà aggiungere al tasso dell’indice di riferimento, l’1,5%). Costituisce uno degli elementi da prendere in considerazione per valutare la convenienza delle diverse proposte di mutuo raccolte. Se è prevista una formula di restituzione con un tasso di accesso (ossia, iniziale) più basso rispetto a quello successivo (applicato a regime) è probabile che ciò sia dovuto ad uno spread inferiore nel primo periodo, rispetto a quello che la banca adotterà nel proseguo del rapporto contrattuale: spesso si tratta di un espediente commerciale che consente alla banca di convincere il cliente della convenienza dell’offerta rispetto a quella di altri istituti di credito
  •  la base di calcolo, ossia se il tasso è applicato 365 su 365 giorni oppure, 365 su 360 giorni (con una variazione di qualche centesimo di punto percentuale).